Il regolamento (CE) 852/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio contiene già una serie di norme sull’ igiene dei prodotti alimentari che riguardano gli ambienti di conservazione e manipolazione del cibo e quindi anche l’igiene e la sanificazione delle cucine professionali nella ristorazione.
Ma a tutto questo a partire da marzo 2020 si aggiungono le norme sulla sanificazione resa necessaria dall’emergenza COVID.
SK Sanificazioni e disinfezione Coronavirus
Seguiamo rigorosamente le indicazioni dell’Istituto Superiore della Sanità aggiornate a maggio 2020, che sono molto chiare sull’argomento:
la sanificazione in generale, e quindi anche delle cucine, richiede una prima pulizia con acqua e sapone e in seguito una disinfezione delle superfici con il passaggio con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,1% (o con alcol etilico al 75% per superfici danneggiabili dall’uso di ipoclorito di sodio).
Un’altra fonte che orienta SK Sanificazioni è la circolare Ministeriale “Indicazioni per l’attuazione di misure contenitive del contagio da SARS-CoV-2 attraverso procedure di sanificazione di strutture non sanitarie (superfici, ambienti interni) e abbigliamento” del 20 maggio 2020.
Nella circolare si raccomanda, per i trattamenti dei locali commerciali e quindi per la sanificazione delle mense e cucine di hotel, bar o ristoranti, di:
- Eseguire una pulizia regolare, a cui deve seguire periodicamente una corretta procedura di sanificazione delle superfici e degli ambienti interni. Il Ministero ricorda che riveste “un ruolo cruciale nella prevenzione e contenimento della diffusione del virus”.
- Valutare le superfici e materiali dell’ambiente e delle postazioni lavoro, come vengono usate, con che frequenza vengono toccati, perché “i prodotti e le procedure da utilizzare per la sanificazione devono essere attentamente valutati prima dell’impiego“.
- Scegliere attentamente i prodotti usati per disinfezione: devono essere prodotti ad azione virucida ed essere autorizzati;